Strange Darling è un thriller horror audace, capace di esplorare temi di follia, violenza e ambiguità morale. Diretto e scritto da JT Mollner, qui al suo esordio alla regia, esce oggi nei cinema italiani e si distingue per la sua struttura non lineare e l’approccio audace alla narrazione. Con una trama che affonda le radici nell’oscurità della psiche umana e nella follia omicida, Strange Darling è un’opera che lascia il pubblico senza fiato, alternando momenti di pura tensione a colpi di scena sorprendenti.
Suspense e Colpi di Scena in un Racconto Non Lineare
Impossibile parlarvi della trama senza rovinarvi la visione. Tutto ruota attorno a una donna misteriosa che scappa a bordo di una macchina rossa e ad un uomo che la insegue, armato di fucile. La storia prende vita in un contesto rurale, nello scenario isolato della contea di Hood River, in Oregon, dove la tranquillità della natura diventa il palcoscenico ideale per una serie di eventi cruenti che stridono con il luogo in cui si attuano. Cio che accade tra i due protagonisti è un vortice di eventi inaspettati che si dipanano attraverso sei capitoli, disposti in ordine non lineare. Questo approccio narrativo, che può inizialmente sembrare disorientante, crea un effetto di suspense che cattura immediatamente l’attenzione dello spettatore, rendendo ogni rivelazione un tassello che si incastra in un quadro sempre più inquietante.

Le interpretazioni degli attori sono altrettanto fondamentali per il successo del film. Willa Fitzgerald, nel ruolo de “La Signora“, e Kyle Gallner, nei panni de “Il Demone“, sono impeccabili nelle loro performance. La Fitzgerald, in particolare, riesce a infondere un’umanità perturbante nel suo personaggio, che oscilla tra la follia e una sorprendente vulnerabilità. Gallner, dal canto suo, regala una performance intensa e complessa, riuscendo a trasmettere sia il lato disturbante del suo personaggio che quello ambiguo e sfaccettato.

La pellicola esplora temi profondi e inquietanti, come il confine sottile tra il bene e il male, e la difficoltà di distinguere tra chi è davvero innocente e chi nasconde una natura oscura. “La Signora ” e “Il Demone” sono due facce della stessa medaglia, entrambi spinti da pulsioni violente, ma le loro motivazioni sono complesse e mai completamente svelate, alimentando il mistero che permea tutto il film. I temi del sadomasochismo, della manipolazione mentale e della follia omicida sono trattati con una certa ambiguità, il che lascia lo spettatore a riflettere sulla moralità dei protagonisti, ma anche sulle proprie reazioni davanti alla violenza e alla paura. Non sapremo mai il perchè agiscono in quel modo, la loro storia o ciò che li smuove. Assistiamo solo agli eventi che accadono in quel frangente senza avere gli strumenti per comprendere il motivo delle loro azioni ma, fondamentalmente, non ne abbiamo bisogno.
Tra Vintage e Cyberpunk
Il ritmo del film, pur essendo caratterizzato da una certa lentezza all’inizio, cresce di intensità man mano che la trama si sviluppa. La suspense è palpabile, e ogni scena è carica di una tensione crescente che culmina in momenti di pura adrenalina perfettamente sottolineati dalle bellissime musiche. Strange Darling riesce a mantenere il pubblico sospeso tra il desiderio di scoprire cosa accadrà e la convizione di saperlo. Ogni sequenza è costruita per disorientare lo spettatore, mai permettendogli di rilassarsi o di trovare un punto di ancoraggio definitivo.

Un altro elemento interessante del film è il suo approccio visivo. La fotografia di Ribisi, al debutto nel ruolo, è uno degli aspetti più affascinanti del progetto ed è un elemento essenziale per il tono del film. L’utilizzo della pellicola 35 mm aggiunge un’impronta visivamente retrò, intensificando il senso di claustrofobia negli interni che riportano agli anni ’70 e creando una connessione viscerale con la violenza che emerge in modo inaspettato e disturbante. Questo tocco vintage si alterna e crea forte contrasto con le luci al neon ed i forti rossi e blu che rimandano allo stile cyberpunk.

In conclusione, Strange Darling è un thriller psicologico che offre un’esperienza intensa e coinvolgente e che lascia il segno. Una visione che si basa sui twist e sui colpi di scena, che sovverte le aspettative e invita a interrogarsi sul confine tra senno e follia.
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